• A Clash of Covers •
Il mio nome è Leon di Kit De Waal

Buon lunedì, topi di biblioteca!
Eccoci al primo A Clash of Covers di ottobre! ⚔️
Citazione ed omaggio ad A Clash of Kings, titolo originale del secondo libro della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, A Clash of Covers è una rubrica settimanale pensata per alleviare un po' il trauma del lunedì e rendere un po' più sopportabile il ritorno a lavoro e studio. 😄
Ogni lunedì sceglierò un libro di un autore straniero fra quelli in uscita che vi segnalo in Coming Soon - o fra quelli freschi di pubblicazione -, mettendo a confronto la copertina dell'edizione originale e quella dell'edizione italiana, per scoprire quale delle due risulta più azzeccata in base alla trama o, semplicemente, quale ci piace di più!
Apriamo il mese di ottobre con Il mio nome è Leon di Kit De Waal, edito da Piemme, in libreria da domani martedì 3 ottobre, ma sempre prenotabile da Amazon.
Trama
Leon ha nove anni e ha un fratellino appena nato che è perfetto come un bambolotto, e si chiama Jake. Leon e Jake sono dovuti andare a vivere con Maureen, una signora con i capelli rossi ricci tutti sparati intorno alla testa come un'aureola, e una pancia come Babbo Natale. Ma tutti gli adulti intorno a loro parlano a voce bassa, abbassano lo sguardo, fanno le loro voci finte. E la mamma non si vede più in giro. Perché la minaccia è di dare Jake a degli estranei. Perché Jake è bianco. E Leon non lo è. Rimasto solo, Leon è triste e arrabbiato. Per fortuna alcune cose lo fanno ancora sorridere, come correre velocissimo in discesa con la bici, e rubare con Maureen abbastanza monetine da - un giorno - andare a salvare Jake e la mamma, come un vero supereroe. Con l'evocazione di un'Inghilterra di provincia dove le divisioni sociali sono più che mai evidenti, Il mio nome è Leon è la storia, raccontata in prima persona, attraverso gli occhi di un bambino, della forza di un amore - quello di Leon per il suo fratellino - e della capacità di superare il dolore della perdita. E di che cosa vuol dire avere una famiglia, o trovarla dove meno ce lo si aspetta.
Veniamo ora alle copertine!
Edizione originale
My name is Leon by Kit De Waal
Edizione italiana
Il mio nome è Leon di Kit De Waal

Poche storie: per quanto MOLTO diverse fra loro, sia la copertina dell'edizione originale di My name is Leon (pubblicato a luglio 2016) sia quella dell'edizione italiana sono bellissime, d'impatto e curatissime. Volendo proprio scegliere fra le due, bisognerebbe andare dove ci porta il cuore ed entrerebbero in gioco davvero solo i nostri gusti personali.
Nel mio caso, nonostante mi colpiscano molto entrambe, la preferenza pende un'anticchia di più verso l'edizione italiana. Probabilmente l'ho già detto un altro paio di volte, ma quest'accostamento di colori, questi fondi blu con piccoli accenti gialli mi fanno impazzire. Sarà che mi ricordano tantissimo Notte stellata di Van Gogh, sarà che mi fanno venire in mente momenti magici (in tutti i sensi) ma, davvero, le pupille iniziano a sberluccicarmi non appena me li ritrovo davanti. In più, trovo che la copertina italiana si accordi meglio con la trama, mentre quella originale resta un po' più "indipendente", per così dire.
Appunto importantissimo: amo, AMO il modo in cui i font, lineari e azzeccatissimi, sono stati inglobati nell'intera grafica, con quel ramoscello da una parte e con quella stupenda luna dall'altra. Si vedono talmente spesso font scelti con i piedi, o font prepotenti che si impongono su foto o illustrazioni guastando tutto l'insieme che, quando mi capita di vedere copertine così, quasi riacquisto fiducia nell'umanità.
Quasi.

Voi cosa ne dite? Esprimete pure la vostra preferenza nei commenti, se vi va, e magari lasciate anche una vostra interpretazione! 😊
L'autrice
Kit De Waal è nata a Birmingham da madre irlandese e padre caraibico. Ha lavorato per 15 anni come avvocato occupandosi di famiglia e adozioni. È stata consulente legale dei servizi sociali sugli affidi e ha scritto diversi libri sull'argomento, ricevendo diversi premi.
Il mio nome è Leon è il suo primo romanzo, accolto da grandissimo successo in Inghilterra e candidato al prestigioso Costa Book Award for First Novel.

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