Buongiorno a tutti, lettori, e buon lunedì!
Siete pronti per iniziare la nuova settimana con A Clash of Covers?
Londra, 2014: Wolf è tornato in servizio, ma è un uomo distrutto. Divorziato, ha appena traslocato in un palazzo fatiscente ai margini della capitale inglese. Una notte, viene convocato su una scena del crimine. In un appartamento disabitato si trova un cadavere. Un solo corpo... Ma sei vittime. Sei parti differenti, sei membra di persone diverse, cucite insieme in modo rozzo. Ma non basta, perché il killer fa arrivare alla stampa un elenco di nomi e date. Sono le sue prossime vittime, e l'assassino arriva a dire anche quando le ucciderà. Ed è scorrendo la lista fino all'ultimo nome che Wolf capisce che quella terribile sfida lo riguarda molto, molto da vicino.
Veniamo ora alle copertine!
Uscita il 4 aprile 2017, la copertina dell'edizione originale per me non dà il benché minimo indizio che possa trattarsi di un thriller, che all'interno ci si ritroverà un crimine così orrendo. È realizzata con uno stile talmente rétro che non riesco a non collegarla ad alcune opere di Pop Art o, addirittura, a certe vecchie copertine di romanzi di fantascienza. Più che una bambola di pezza (o - ARGH. - un corpo smembrato), quello in secondo piano mi sembra un automa, qualcosa alla Io, robot. Risultato poco azzeccato, insomma, secondo me.
Più in tema, invece, la copertina dell'edizione italiana: quei numerosissimi cavi tesi danno l'idea di qualcosa di puntuto, affilato, tagliente... non hanno un'aria amichevole, insomma. Concetto che, se ancora non fosse chiaro, viene ribadito dal titolo rosso sangue frammentato in quel modo. Giusto sul tizio incappucciato potrei avere qualche dubbio, perché è vero che non è di certo un'immagine rassicurante, ma mi ricorda troppo i vari Guy Fawkes di Anonymous. Deformazione internettiana. 😂
Voi cosa ne dite? Esprimete pure la vostra preferenza nei commenti, se vi va, e magari lasciate anche una vostra interpretazione! 😊
Siete pronti per iniziare la nuova settimana con A Clash of Covers?
Citazione ed omaggio ad A Clash of Kings, titolo originale del secondo libro della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, A Clash of Covers è una rubrica settimanale pensata per alleviare un po' il trauma del lunedì e rendere un po' più sopportabile il ritorno a lavoro e studio. 😄
Ogni lunedì sceglierò un libro di un autore straniero fra quelli in uscita che vi segnalo in Coming Soon - o fra quelli freschi di pubblicazione -, mettendo a confronto la copertina dell'edizione originale e quella dell'edizione italiana, per scoprire quale delle due risulta più azzeccata in base alla trama o, semplicemente, quale ci piace di più!
Per l'A Clash of Covers di questa settimana ho scelto Ragdoll di Daniel Cole, edito da Longanesi, in libreria da giovedì 11 maggio (ma già prenotabile su Amazon).Ogni lunedì sceglierò un libro di un autore straniero fra quelli in uscita che vi segnalo in Coming Soon - o fra quelli freschi di pubblicazione -, mettendo a confronto la copertina dell'edizione originale e quella dell'edizione italiana, per scoprire quale delle due risulta più azzeccata in base alla trama o, semplicemente, quale ci piace di più!
Trama
Londra, 2010. Il processo al Cremation Killer, Naguib Khalid, è giunto al momento della sentenza. Il detective William Fawkes, detto Wolf, è in ansiosa attesa del verdetto. Perché le prove a carico dell'imputato sono indiziarie, e c'è chi dice che siano state inventate da Wolf stesso. Quando Khalid viene assolto, Wolf lo aggredisce in tribunale e viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Ma pochi giorni dopo Khalid viene colto sul fatto: se solo avessero ascoltato Wolf, l'ultima vittima avrebbe potuto salvarsi invece di morire bruciata viva come le altre.Londra, 2014: Wolf è tornato in servizio, ma è un uomo distrutto. Divorziato, ha appena traslocato in un palazzo fatiscente ai margini della capitale inglese. Una notte, viene convocato su una scena del crimine. In un appartamento disabitato si trova un cadavere. Un solo corpo... Ma sei vittime. Sei parti differenti, sei membra di persone diverse, cucite insieme in modo rozzo. Ma non basta, perché il killer fa arrivare alla stampa un elenco di nomi e date. Sono le sue prossime vittime, e l'assassino arriva a dire anche quando le ucciderà. Ed è scorrendo la lista fino all'ultimo nome che Wolf capisce che quella terribile sfida lo riguarda molto, molto da vicino.
Veniamo ora alle copertine!
Uscita il 4 aprile 2017, la copertina dell'edizione originale per me non dà il benché minimo indizio che possa trattarsi di un thriller, che all'interno ci si ritroverà un crimine così orrendo. È realizzata con uno stile talmente rétro che non riesco a non collegarla ad alcune opere di Pop Art o, addirittura, a certe vecchie copertine di romanzi di fantascienza. Più che una bambola di pezza (o - ARGH. - un corpo smembrato), quello in secondo piano mi sembra un automa, qualcosa alla Io, robot. Risultato poco azzeccato, insomma, secondo me.
Più in tema, invece, la copertina dell'edizione italiana: quei numerosissimi cavi tesi danno l'idea di qualcosa di puntuto, affilato, tagliente... non hanno un'aria amichevole, insomma. Concetto che, se ancora non fosse chiaro, viene ribadito dal titolo rosso sangue frammentato in quel modo. Giusto sul tizio incappucciato potrei avere qualche dubbio, perché è vero che non è di certo un'immagine rassicurante, ma mi ricorda troppo i vari Guy Fawkes di Anonymous. Deformazione internettiana. 😂
Voi cosa ne dite? Esprimete pure la vostra preferenza nei commenti, se vi va, e magari lasciate anche una vostra interpretazione! 😊
L'autore
Daniel Cole (Inghilterra, 1983) ha lavorato in passato come paramedico. Ragdoll è il suo primo romanzo e il primo capitolo della trilogia legata al detective Wolf. Vive a Bournemouth.
1 commenti
Assolutamente la nostra cover! Non c'è alcun dubbio che la Longanesi abbia la vincita assicurata questa volta:)
RispondiEliminaLa cover italiana non solo mi dà l'idea del thriller, ma anche di un thriller ben congegnato e i fili si ricollegano ai corpi delle vittime. Sul tizio in copertina non ho tanti dubbi, più che altro perché rende l'idea che dietro ci sia qualcuno di misterioso. Tuttavia, se mai leggerò il libro (e conto di farlo presto) m'immaginerò il killer con quelle fattezze.