A New Week Incipit 📖 L'anno dell'oracolo - Charles Soule

TBS The Book Seeker A New Week Incipit L'anno dell'oracolo
Cos'è A New Week Incipit? Scoprilo qui!
Eccolo.
È qui.
È arrivato per tormentarci.
Uno dei lunedì peggiori. Quello subito dopo le vacanze! 😱

Almeno qui sul blog, però, non è poi così terribile, dato che con il nuovo anno ricominciano le news letterarie interessantissime e, di conseguenza... torna l'A New Week Incipit!! 🎉

Ecco a voi, quindi, la scheda del libro scelto per questa settimana, con tutte le info utili, seguita dal suo incipit e da alcune info sull'autore.

In attesa di una sorpresina che apparirà sul blog fra oggi e domani, vi auguro buona lettura, un buon inizio di settimana e, mi raccomando, fatemi sapere se vi è venuta voglia di recuperare questo romanzo! 📖

Charles Soule • L'anno dell'oracolo

L'anno dell'oracolo Charles Soule romanzo Nord
Nord • 3 gennaio 2019 • 424 pagine
rilegato € 18.60 • eBook € 8.99

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Incipit

Può accadere qualsiasi cosa, pensò Will Dando. Nei prossimi cinque secondi, nei prossimi cinque anni. Qualsiasi cosa. Si portò il bicchiere alle labbra e scolò gli ultimi sorsi di birra. Cercò quindi di attirare l’attenzione del barista, cosa che aveva tutta l’aria di un’impresa. Il bar, poco affollato quando Will era arrivato tre o quattro ore prima, si era riempito dopo l’inizio del match tra Jets e Raiders.
Mancava poco al termine dell’incontro, e i Jets erano sopra di quattro punti. Will non era un grande appassionato di sport, non era sicuro di avere mai visto una partita di football dall’inizio alla fine.
Ma quella era diversa. Era importante.
Perché il risultato finale rientrava fra le centootto cose che non erano ancora accadute e che lui sapeva.
Il bar, una bettola vicino al suo appartamento, non offriva molto più di qualsiasi altro bar al mondo: entravi per farti un goccio e (di fatto) non bevevi mai da solo. Will aveva scelto il secondo miglior posto del locale, uno sgabello il più lontano possibile dall’entrata. Un novembre insolitamente gelido sferzava il locale ogni volta che qualcuno entrava o usciva, smuovendo le piccole pozze di birra versata e i tovagliolini appallottolati.
Il posto migliore, lo sgabello in assoluto più distante dall’entrata e dal vento, si trovava alla sinistra di Will, ed era occupato da una splendida ragazza con capelli castani lievemente arricciati, che sembrava essere in confidenza col barista. Di certo veniva servita più rapidamente di lui, e almeno due drink su tre sembravano offerti dalla casa.
Will aveva sentito il suo nome – Victoria – e stava pensando di attaccare bottone con lei. In effetti, nelle ultime tre ore aveva pensato quasi solo a quello.
Gli squillò il telefono. Sul display apparve il nome di Jorge, il che significava una serata di quelle buone, e ben retribuita, probabilmente un party in un posto alla moda in centro. Di solito anche le sue proposte meno allettanti alla fine si rivelavano piacevoli, ma il più delle volte Jorge gli proponeva roba spettacolare. Lo aveva ingaggiato per sfilate di lingerie, after party pieni di esponenti dell’industria musicale, sessioni in studio di livello e perfino alcuni tour in band di supporto. Il suo futuro di bassista a New York, qualunque esso fosse, era legato più o meno direttamente a Jorge Cabrera.
Will rifiutò la chiamata, proprio mentre il barista finalmente gli andava incontro.
«Un’altra?» chiese quest’ultimo, indicando la bottiglia vuota di birra.
«Sì, la stessa», rispose Will, voltandosi d’impulso verso Victoria. «Posso offrirti da bere?» le chiese, con un sorriso. Notò con la coda dell’occhio che il barista aveva esitato un poco mentre apriva il frigo. Forse i due erano più di semplici amici. E allora?
«Oh, grazie», disse Victoria in tono abbastanza cordiale, e niente di più. «Ma conosco il barista, bevo gratis.»
«Sì, certo», ribatté Will. «Ma... un drink offerto è meglio di uno gratis, no?»
La donna piegò leggermente il capo. «Non importa, grazie.» Tornò platealmente a guardare la TV, un gesto poco meno rude che alzarsi e cambiare posto.
Il barista fece scivolare un sottobicchiere di cartone davanti a Will e vi appoggiò sopra una birra, forse con più forza del necessario.
I Raiders misero a segno un touchdown e poi l’extra point, portando il vantaggio a dieci punti. Una serie di grugniti si levò dalla maggior parte degli avventori, Victoria inclusa.
Sul bancone, davanti a Will, c’era un taccuino nero rilegato a spirale, con la copertina grinzosa simile a un vecchio portafogli di pelle. Il bordo inferiore delle pagine, sporco di caffè, aveva assunto una sfumatura fungosa. Will lo sfogliò rapidamente, poi guardò dall’altra parte del bancone, fissando i numerosi riflessi distorti del proprio volto sulle bottiglie allineate sul lungo scaffale. Strinse il quadernetto, piegandolo lungo le grinze. Pensò alle informazioni in suo possesso, e a ciò che avrebbe potuto farne.
Spari nel supermarket. Il Lucky Corner. Due colpi rapidi, poi una pausa, quindi altri tre, in rapida successione. Una seconda pausa, più lunga. Un respiro profondo. Trattenuto. Decisioni che venivano prese. Altri spari. Molto rumore. Uno schizzo sulla vetrina, dall’interno. Scuro al centro, con una sfumatura rossa ai bordi, dov’era meno denso e la luce del sole riusciva ad attraversarlo.
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L'autore

Charles Soule è nato negli Stati Uniti si è trasferito giovanissimo in Asia. Ha vissuto a Hong Kong, Manila e Singapore. È autore di molti fumetti di grande successo, il suo primo libro è L'anno dell'oracolo (Nord, 2018).

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