✍️ Non solo animalier e gag a raffica: la recensione di "Cinzia" di Leo Ortolani

By - 17.12.18
TBS The Book Seeker Cinzia Leo Ortolani recensione

Non ci avresti mai potuto credere.

Pensavi non fosse possibile.

Non dopo i vari numeri di Rat-Man, dopo Venerdì 12 con Aldo, Giuda e Bedelia, dopo Le Meraviglie, CineMAH, Star Rats, Il Signore dei Ratti.
Dopo Piccettino che aveva un piano, dopo rraaaanamoooorrrrtaaaa, dopo "Oh no, don Paolo!", dopo Pietreppaolo, Ciurga e Putrezia, dopo tutti i tormentoni che hanno segnato ANNI della tua vita, non pensavi fosse UMANAMENTE possibile che Leo Ortolani potesse farti ridere ANCORA di più e che potesse farsi amare ANCORA di più.

E invece poi arriva Cinzia.
Con i suoi 30 centimetri in più, il suo enorme c-UORE, la sua incredibile capacità di continuare camminare a testa alta e volersi bene nonostante tutto, ed una (You Make Me Feel Like) A Natural Woman talmente esilarante che non riuscirò mai più ad ascoltare Aretha Franklin senza scoppiare a ridere come una deficiente.

Cinzia Otherside nasce come piccolissima comparsa, ma con un ruolo fondamentale nella saga del Ratto: è infatti Paul, il postino che consegna un numero di Topolino a colui che, folgorato da questa improvvisa illuminazione, deciderà di diventare proprio Rat-Man. Ringraziato con quello che, evidentemente, fu un bacio indimenticabile, anche Paul in quel momento scopre la sua vera natura, che poco aveva a che fare con il suo sesso biologico.

Cinzia Leo Ortolani Bao Publishing graphic novel

Molto amato dai lettori, il personaggio di Cinzia, transessuale platinata, ritornerà sulle pagine di Rat-Man sempre più di frequente e conquistando sempre più spazio, arrivando a storie incentrate completamente su di lei, come Cinzia la barbara!
In queste storie si sprecano battute a doppio senso, spesso volutamente becere, e non ci si sarebbe potuto aspettare nulla di diverso nelle vignette del Ratto. Cinzia, malgrado i continui ed umilianti rifiuti che scoraggerebbero chiunque, non molla e continua per molto tempo a sperare che un giorno Deboroh La Roccia, l'uomo dei suoi sogni, sarà suo.

Mostrando di essere profondamento maturato sia come artista ma soprattutto come persona, Leo Ortolani decide che era arrivato il momento di dedicare a Cinzia un volume tutto suo: se lo merita tutto e, a giudicare dal risultato, ce lo meritavamo anche noi lettori.

Senza entrare troppo nel dettaglio della storia - non voglio rovinarvi nessunissima sorpresa -, vi avviso che troverete una Cinzia quasi in stile principessa Disney, con parentesi canore che spuntano all'improvviso, come da cliché hollywoodiano. E posso anche garantirvi che le battute caustiche e goliardiche in stile L'ultima burba non mancano, le pagine sono zeppe di colpi di genio ed i tempi comici sono impeccabili come al solito. Non sarebbe l'Ortolani che conosciamo, altrimenti. 

Ma a parte la storia in sé, c'è anche tantissimo altro a rendere Cinzia un volume imperdibile. Perché fra una battutaccia e l'altra, in mezzo al sarcasmo ed alle esagerazioni volute, emerge la vera essenza di questo graphic novel. Imparando a conoscere la protagonista più a fondo, scoprendone lati inediti o solo appena intravisti in passato, ci imbattiamo in tanta malinconia, fragilità, paura di rivelarsi e di essere respinti proprio da chi si desidera di più, il tutto nascosto da una corazza a volte leopardata, altre glitterata, ma sempre e comunque molto fabulous.
Ho smesso da tempo, di spiegare alla gente.
Tanto la gente vede quello che vuol vedere.
E, quando mi guardano, io so cosa vedono.
Una macchia.
Una macchia scura sul vestito pulito della loro realtà.
Cinzia questo è: una donna transgender dalla femminilità prorompente in un mondo ipocrita che si vuole convincere di non essere pronto per lei. Un mondo che, anacronisticamente, si ostina a ripeterle che un posto per lei non c'è, che continua a negarglielo quando è alla luce del sole che Cinzia quel posto lo sta già occupando per il semplice fatto di esistere, vivere, lavorare, camminare per strada.

Certo, ci sono il dolore e la rabbia per i diritti negati, ci sono le difficoltà che quotidianamente deve affrontare per poter esprimere se stessa - difficoltà che un/una cisgender eterosessuale non ha mai dovuto né dovrà mai affrontare -, ma la nostra protagonista non si lascerà mai ridurre ad essere solo una macchia sul vestito buono dei bacchettoni né accetterà di scomparire sullo sfondo per non stravolgere la loro tranquilla ed ostentata normalità.

Ma non solo: mentre c'è gente che arriva al punto di rimproverare a Willwoosh (A WILLWOOSH!) di fare battute sessiste nei suoi video, arriva Cinzia e ridimensiona tutto, semplicemente non guardando in faccia a nessuno e distribuendo battute e stoccate a destra e a manca in maniera democraticissima, dal politically correct ai pregiudizi che, sì, infestano persino la comunità LGBT+.
Con quella roba semplice ma potentissima che è l'ironia - e l'autoironia -, Leo Ortolani ci ricorda che forse sarebbe il caso di smetterla di rinchiudere gli individui in insiemi blindati e di accettare serenamente che l'unica cosa che ci rende tutti uguali, allo stesso livello, è proprio la nostra unicità. E che, incredibile a dirsi, è possibile apprezzare e rispettare tutte le sfumature dell'arcobaleno senza prenderle e prendersi troppo sul serio.

Voto

Leo Ortolani • Cinzia

Cinzia Leo Ortolani Bao Publishing Ratman Rat Man graphic novel
Bao Publishing • 8 novembre 2018 • 240 pagine
rilegato € 20.00 • eBook € 11.43
amazon.it

L'autore

Leo Ortolani è un fumettista italiano celebre per la serie Rat-Man.
Studia geologia all'università di Parma, materia che diventerà un tormentone dei primi numeri di Rat-Man.

Nel 1989 l'editore Rinaldo Traini pubblica la storia comica su «Spot» (supplemento de «L'Eternauta» dedicato agli esordienti), segnando la nascita di Rat-Man. Nel 1990, Le sconvolgenti origini del Rat-Man vale a Ortolani il premio come migliore sceneggiatore esordiente al Lucca Comics.
In questi anni le opere più importanti sono le quattro storie sui Fantastici Quattro, come ideale prosecuzione del lavoro di Jack Kirby e la collaborazione a «Starcomìx», rivista umoristica diretta da Luca Boschi. Sono gli anni in cui realizza anche le strisce della serie Quelli di Parma, pubblicate sulla «Gazzetta di Parma», che parlano della città di Parma e dei suoi abitanti.

Nel maggio del 1995 Leo comincia a realizzare le storie brevi di Venerdì 12 per la rivista «L'Isola che non c'è» e in novembre parte la serie per librerie specializzate con protagonista Rat-Man, pubblicata dapprima dalle Edizioni Foxtrot e successivamente dalle Edizioni Bande Dessinée.
Nel 1996 Rat-Man viene pubblicato sul mensile Marvel Magazine di Marvel Italia, e nel 1997 viene pubblicato anche su Rat-Man Collection, una serie trimestrale.

Con l'acquisizione di Marvel Italia da parte di Panini Comics, la serie Rat-Man Collection diventa bimestrale, ed è tutt'ora prodotta. Nel 2006 Rat-Man approda in televisione, con i cartoni animati trasmessi su Rai Due.
Nel 2011 Leo Ortolani stampa il suo primo libro, Due figlie e altri animali feroci.

You Might Also Like

2 commenti