A New Week Incipit 📖 Il gioco del suggeritore - Donato Carrisi

TBS The Book Seeker A New Week Incipit
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Buon lunedì a tutti voi lettori!

Innanzitutto, lo so, vi devo delle scuse. Non ho dato segni di vita per una settimana intera, sia qui che più o meno su tutti i vari social, nonostante ci fosse in programma soprattutto una recensione che avrei tanto voluto pubblicare prima.

Purtroppo, non sono il genere di blogger che posta anche schifezze pur di mantenere sempre tutto costantemente aggiornato e dare l'illusione che si sia sempre sul pezzo. Capitano anche quelle settimane in cui non si riesca a trovare tempo nemmeno offrendo un vitello in sacrificio agli dei, o in cui il morale è talmente sottoterra che non si riuscirebbe a fingere mostrandosi frizzanti come al solito. In questi casi, meglio prendersi una piccola pausa che propinarvi dei post raffazzonati, preparati con superficialità e con l'ansia di venire dimenticati se non si impone la propria presenza sul web almeno ogni due giorni.

Non è da me, ma l'importante è lasciar decantare le cose per un po' per poi tornare a postare regolarmente! A questo proposito, approfitto anche per avvisarvi che nel mese di dicembre non ci sarà il consueto appuntamento del venerdì con gli A Clash of Covers, perché... questo periodo è sempre un po' scarso di uscite interessanti, o comunque utili per quella rubrica. Le sfide quindi riprenderanno a gennaio, ma tutto il resto rimane immutato!

E infatti, eccoci con un nuovo A New Week Incipit: per questa settimana ho scelto Il gioco del suggeritore di Donato Carrisi, che approda in libreria proprio oggi.
Ecco quindi l'inizio di questo thriller, seguito dalla sua scheda completa di trama e da alcune info sull'autore e, mi raccomando, fatemi sapere se vi è venuta voglia di recuperarlo! 📖

Incipit

La chiamata al numero della polizia fu registrata alle diciannove e quarantasette del 23 febbraio. Una voce di donna al cellulare chiedeva con tono concitato l’invio di una pattuglia presso una fattoria isolata, a una quindicina di chilometri dalla città.
In quel momento, sulla zona imperversava un violento temporale.
Alla domanda dell’operatore sul motivo dell’emergenza, la donna rispose che un uomo si era introdotto nella proprietà. Stazionava all’esterno, sotto la pioggia, al buio. Il marito era uscito per convincerlo ad andarsene, ma l’intruso non voleva saperne.
Se ne stava fermo a fissare la casa, muto.
La donna non poté fornire una descrizione dello sconosciuto perché da dove si trovava, anche a causa dello schermo di acqua scrosciante, riusciva a malapena a distinguerlo nel bagliore dei fulmini. Riferì che era arrivato a bordo di una vecchia station-wagon verde, e concluse dicendo che le sue due bambine erano spaventate.
L’operatore prese nota dell’indirizzo e assicurò che avrebbe mandato qualcuno a controllare ma informò la donna che, a causa delle avverse condizioni meteo, erano subissati di chiamate di soccorso per incidenti stradali e allagamenti. Perciò avrebbero dovuto pazientare.
La prima autopattuglia disponibile si liberò soltanto alle cinque del mattino successivo – ben nove ore dopo. Gli agenti impiegarono parecchio a raggiungere la fattoria, anche perché nella notte era tracimato un torrente che aveva invaso la carreggiata in più punti.
La scena che si presentò alla coppia di poliziotti, poco dopo l’alba, era tranquilla.
Una tipica casa colonica in legno dipinta di bianco con accanto un silos per la conservazione delle mele. Un gigantesco sicomoro proiettava la propria ombra sul piazzale. Un dondolo sotto la veranda e due bici rosa identiche alloggiate accanto alla rimessa degli attrezzi. Sulla cassetta della posta, pitturata di rosso vermiglio, c’era scritto FAMIGLIA ANDERSON.
Nulla che facesse presagire qualcosa di brutto. Tranne forse il silenzio, interrotto solo dall’abbaiare incessante di un cane meticcio, legato con un lungo guinzaglio a una cuccia.
Gli agenti chiamarono a gran voce gli abitanti, ma non ottennero risposta. Dato che in casa non c’era nessuno, pensarono che non ci fosse più bisogno di loro. Solo per scrupolo, prima di fare inversione e andarsene, uno dei due salì i gradini del portico per bussare alla porta d’ingresso. Si accorse che era solo accostata. Sbirciando l’interno, notò un gran disordine.
Dopo aver chiesto per radio l’autorizzazione della centrale, i poliziotti entrarono per controllare. Trovarono tavoli e sedie rovesciati, suppellettili infrante e un tappeto di schegge di vetro per terra. Ma la situazione al piano superiore era anche peggio.
C’era sangue ovunque.
Il liquido rossastro, ormai rappreso, impregnava cuscini e lenzuola nelle camere da letto. Gli schizzi imbrattavano oggetti di vita quotidiana – una pantofola, una spazzola, il volto delle bambole nella stanza delle bambine. E c’erano lunghe scie sul pavimento e impronte di mani che strisciavano sui muri, segni di un disperato tentativo di fuga. Il teatro di una strage. Ma fu ciò che non trovarono a turbare particolarmente gli agenti.
Mancavano i corpi.
In quella casa, dei quattro componenti la famiglia – padre, madre e due gemelle di otto anni – restavano solo le foto incorniciate o appese alle pareti. Da quei ritratti sorridenti, probabilmente gli Anderson avevano assistito al proprio massacro.
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Donato Carrisi • Il gioco del suggeritore

Il gioco del suggeritore Donato Carrisi romanzo Longanesi thriller
Longanesi • 3 dicembre 2018 • 400 pagine
rilegato € 22.00 • eBook € 12.99
amazon.it

L'autore

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive a Roma. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. È regista oltre che sceneggiatore di serie televisive e per il cinema. È una firma del Corriere della Sera ed è l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto, La ragazza nella nebbia, dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente.

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