Wishlist Update 📚 Libri della collezione primavera/estate 2018 #1
By TBS • The Book Seeker - 2.10.18
Cos'è Wishlist Update? Scoprilo qui! |
Dopo alcuni mesi di latitanza, si rifà viva sul blog Wishlist Update, la rubrica con cui scoprire titoli interessanti che potrebbero esservi sfuggiti.
Di regola è una rubrica mensile, e quindi i libri che vi inserisco sono, di solito, quelli arrivati in libreria nel mese precedente. Ma per questa volta, eccezionalmente, il Wishlist Update si trasforma un po' in Settimana della Moda (visto che siamo in periodo di sfilate da Fashion Week): lasciamo però da parte Yves Saint Laurent, Valentino e Ralph Lauren e concentriamoci invece su una selezione delle novità libresche più interessanti uscite nella primavera/estate 2018.
Ovviamente, in questi mesi in cui sono stata troppo pigra - mea culpa -, si sono accumulate MONTAGNE di libri novità (in mezzo ai quali fanno capolino, qua e là, libri un po' meno recenti ma scoperti sempre in questo periodo). Pur facendo una rigidissima selezione, la lista di libri da leggere in questo Wishlist Update era comunque troppo lunga per poter essere contenuta in un unico post, che è quindi stato diviso in due. Oggi trovate la prima parte dei titoli - secondo me - da non perdere, mentre la seconda parte verrà pubblicata domani.
Non cincischiamo ulteriormente, non perdiamoci in chiacchiere ché la lista è lunga COME NON MAI: andiamo direttamente a vedere quali sono le novità che mi hanno fatto sberluccicare gli occhi in questi mesi. Controllate un po' che non vi siate persi per strada qualche titolo e, nel mentre, sbavate con me!
Susanna Casciani • Sempre d'amore si tratta
«Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli». E la piccola Livia di doni ne ha eccome. Come si fa a non accorgersene? Lei è una che quando si muove assomiglia a una nuvola trascinata dal vento, capace di rendere più colorato tutto quello che tocca. È timidissima, parla poco, però sorride a tutti. E poi ama scrivere, perché farlo la fa sentire diversa, nel senso di speciale, come se nelle sue vene al posto del sangue scorressero le parole. È un cuore puro il suo, e fragile, e per questo avrebbe bisogno di essere accudito e protetto. Però si sa, le stelle, le stesse alle quali Livia bambina si rivolge sommessamente tutte le sere, seduta sul terrazzo di casa, molto spesso si fanno gli affari loro e non sempre hanno voglia di guardare giù, di ascoltarci. Infatti, a un certo punto, nella vita di Livia accade qualcosa che le inceppa il cuore. Coll'aggravarsi della depressione della madre, tutto per lei diventa faticoso, difficile. Ragazzina sognatrice e poi giovane donna, Livia cerca comunque di spiccare il volo ma, quasi fosse una farfalla con un'ala di seta e una di piombo, non fa che sbattere da tutte le parti rovinando puntualmente al suolo. Così, caduta dopo caduta, sfinita da un amore - quello per la mamma malata - che si ciba della parte migliore di lei, inizia a non fare più caso alle piccole magie che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. Quel che non sa è che l'amore è più potente di qualsiasi delusione e sa farsi largo anche tra le macerie di una vita che odora di terra bruciata come la sua. «Sempre d'amore si tratta» racconta la storia di Livia, dall'infanzia all'età adulta. E lo fa attraverso lo sguardo delle tante persone che, in momenti diversi, ne incrociano la strada, anche solo per poche preziose ore. Tante istantanee capaci di tratteggiare con precisione l'esistenza di una singola persona ma al contempo di raccontare anche un po' di tutti noi, di quanto sia difficile accogliere l'amore nella nostra vita, prendercene cura, proteggerlo e quanto sia spesso più facile, piuttosto, fuggirlo, maltrattarlo o convincersi di poterne fare a meno.
Alessandro Pierozzi • Luce in una notte romana
Se, nel lotto Sessantanove di via Rossellini al due, Testaccio, si alzano le voci o le mani, tutti pensano si tratti di lei, quella matta di Giovanna. Bella come una dea greca, atleta mancata, che si scatena a giocare a pallone coi ragazzini, generosa con i deboli, spietata con i forti, selvatica e incostante, Giovanna ha sempre accettato con dignità e ostinazione ruoli che non sarebbero nella sua natura, quello di moglie di un marito violento, di madre di due figli e di lavandaia. Per tutto questo e per la vena di follia di cui spesso si investono le persone troppo autentiche, Giovanna non sta simpatica a nessuno, uomini e donne, seppur per motivi diversi. E non ha amici. Fino al giorno in cui nella sua vita di grida, astio, botte prese e date arriva Anna. Anna è una madre amorevole, una moglie devota, viene da una famiglia di insegnanti e venera le lettere più di ogni altra cosa. E proprio su queste differenze apparentemente invalicabili si costruisce un legame che più che un'amicizia è un vero e proprio sodalizio. Una crepa di luce in due esistenze diverse, ma entrambe costrette dentro a un carcere domestico in cui ognuna, a modo suo, si sente rinchiusa. Queste due piccole vite straordinarie si mescolano a quelle di altri indimenticabili inquilini del lotto Sessantanove e ci regalano uno spaccato di storia italiana nel secondo dopoguerra di incredibile fascino e verismo, in un periodo di profondi sconvolgimenti sociali, di repressioni, serrate, fabbriche occupate, ma ancora ricco di speranza nel futuro. Nei frammenti di queste esistenze fatte di violenze e soprusi, si svela un'umanità autentica che amando, soffrendo e lottando sopravvive a tutto.
Maurizio De Giovanni • Sara al tramonto
Sara non vuole esistere. Il suo dono è l’invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l’unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla. Maurizio de Giovanni ha dato vita a un personaggio che rimarrà tra i più memorabili del noir italiano. Sara, la donna invisibile che, dal suo archivio nascosto in una Napoli periferica e lunare, ci trascina nel luogo in cui tutti vorremmo essere: in fondo al nostro cuore, anche quando è nero.
Bruno Bozzetto, Grégory Panaccione • Minivip & Supervip. Il mistero del via vai
Chi non ha mai sognato di avere un dispositivo con il quale viaggiare nello spazio e nel tempo senza bisogno di alcun mezzo di trasporto? Certo, nessuno immagina che quel marchingegno esista davvero, che si chiami "Via Vai" e che sia stato progettato da una perfida aliena determinata a invadere il nostro pianeta! Ma si sa che tenere un segreto è difficilissimo, ai giorni nostri. Prima o poi, si viene a sapere tutto...
Pinar Selek • La casa sul Bosforo
Una Istanbul da fiaba quella narrata da Pinar Selek attraverso i ricordi della sua infanzia e giovinezza nella "Casa sul Bosforo". Nell'arco di vent'anni, seguiamo l'intreccio amoroso di due coppie, quella della studentessa rivoluzionaria Elif e del musicista Hasan, e quella di Sema in cerca di se stessa e di Salih l'apprendista falegname. Ma il personaggio principale è il quartiere di Yedikule, carico di storia, di tradizioni, che conserva la sua autenticità nonostante lo scorrere del tempo. Tutti i personaggi che gravitano intorno ai quattro eroi principali sono vivi, tangibili, di tutti conosciamo l'origine, la vita quotidiana, il mestiere, le minuzie. E tuttavia è una fiaba non priva di ombre, il libro comincia con la denuncia del colpo di Stato del 1980 e descrive personaggi assetati di libertà e giustizia sociale, tentati dal terrorismo o spinti all'esilio. È una fiaba rosa dove le donne, romantiche e appassionate, prendono tutte in mano il loro destino mandando in frantumi i nostri pregiudizi. E in ultimo è una fiaba utopista e di confine, popolata da minoranze curde, armene e greche ben visibili: la resistenza curda è attiva, la cultura armena presente, i pogrom contro i greci nel 1955 e durante la crisi di Cipro vengono evocati. Può esistere un luogo dove persone di origini diverse s'incontrano e si aiutano reciprocamente?
Serena Dandini • Il catalogo delle donne valorose
«È facile per una donna essere valorosa. Il salto mortale per tentare di mettere insieme casa, lavoro (sempre se si riesce a trovarne uno), magari figli e cure sparse a parenti vari... già dovrebbe far scattare una decorazione al merito. Il piccolo inconveniente da secoli è che non c'è nessun podio o inno pronto ad accogliere queste vincitrici, né tantomeno una medaglia da appuntar loro al petto. È un annoso argomento che studiose molto più autorevoli di me hanno già posto all'attenzione mondiale: per semplificare la pratica potremmo dire che, mentre l'Uomo Invisibile è diventato una star cinematografica, le donne spesso sono invisibili e rimangono tali. Eppure le esponenti di quella che una volta veniva chiamata 'l'altra metà del cielo' hanno fatto la storia, contribuendo all'evoluzione dell'umanità in tutti i campi possibili: dall'arte alla letteratura, dalla scienza alla politica, non trascurando la cibernetica e la fisica quantistica; ma per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tantomeno sono riconosciute come maestre e pioniere: in sintesi, si fa fatica a intestar loro persino una strada periferica». Partendo da questa amara ma indiscutibile premessa, Serena Dandini decide di raccontare le vite di trentaquattro donne, intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese ma forti e generose, sempre pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Così, una accanto all'altra, introdotte dai collages di Andrea Pistacchi, scorrono le vite di Ilaria Alpi, la giornalista uccisa mentre indagava su scomode verità, Kathrine Switzer, la prima donna a correre la maratona di Boston, Ipazia, che nel IV secolo, contro i divieti ecclesiastici, osò scrutare il cielo per rivelare il movimento dei pianeti, Olympe de Gouges, autrice nel 1791 della rivoluzionaria «Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina», fino a Betty Boop che, pur essendo solo una donnina di carta, ha dovuto comunque subire una censura per via della propria esuberanza. In attesa di un riconoscimento ufficiale con tanto di busti marmorei e lapidi a eterna memoria, l'autrice ha affiancato alle protagoniste del suo libro altrettante rose che lungimiranti vivaisti hanno creato per queste donne valorose.
Janne Teller • Niente
"Se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa" dichiara un giorno Pierre Anthon, tredici anni. Poi, come il barone rampante, sale su un albero vicino alla scuola. Per dimostrargli che sta sbagliando, i suoi compagni decidono di raccogliere cose che abbiano un significato. All'inizio si tratta di oggetti innocenti: una canna da pesca, un pallone, un paio di sandali, ma presto si fanno prendere la mano, si sfidano, si spingono più in là. Al sacrificio di un adorato criceto seguono un taglio di capelli, un certificato di adozione, la bara di un bambino, l'indice di una mano che suonava la chitarra come i Beatles. Richieste sempre più angosciose, rese vincolanti dalla legge del gruppo. È ancora la ricerca del senso della vita? O è una vendetta per aver dovuto sacrificare qualcosa a cui si teneva davvero? Abbandonati a se stessi, nella totale inesistenza degli adulti e delle loro leggi, gli adolescenti si trascinano a vicenda in un'escalation d'orrore. E quando i media si accorgono del caso, mettendo sottosopra la cittadina, il progetto precipita verso la sua fatale conclusione. Il romanzo mette in scena follia e fanatismo, perversione e fragilità, paura e speranza. Ma soprattutto sfida il lettore adulto a ritrovare in sé l'innocente crudeltà dell'adolescenza, fatta di assenza di compromessi, coraggio provocatorio e commovente brutalità.
Leoncarlo Settimelli • Le parole dei lager
La realtà della Shoah non è racchiusa in una sola storia, ma in mille storie. Dalla A di "antisemitismo" alla Z di "Zyklon B". "Le parole dei lager" raccoglie i concetti-chiave di un linguaggio - quello del terrore - che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, fu parlato a livello europeo. Per questo, nel libro di Leoncarlo Settimelli, accanto alle parole che i deportati hanno pronunciato nei giorni terribili della permanenza nei campi di concentramento, si fa largo una mappa ragionata del collaborazionismo, e viene tracciato - per la prima volta - un panorama completo del sostegno dato alla Shoah dai vari fascismi nazionali (dalle Croci frecciate ungheresi agli ustascia croati) e dalle tante aziende pronte ad approfittare del "lavoro-schiavo" di milioni di prigionieri.
Claudio Ferlan • Sbornie sacre, sbornie profane
Stivate di barili colmi di bevande alcoliche e di uomini pronti a svuotarli: le navi che dai porti del Vecchio Continente salparono alla volta delle Americhe portarono in quei luoghi un nuovo sapere alcolico. Inclini al bere, educati alla mistica del vino, frequentatori di taverne, i colonizzatori incontrarono dall'altra parte del mondo culture indigene tra loro molto diverse, che avevano stabilito nei secoli rapporti complessi con una vasta serie di prodotti fermentati, rapporti in cui il rituale dell'ubriachezza poteva a volte assumere un carattere di sacralità. Dall'impatto sorsero nuovi modi di bere all'eccesso: sbornie epocali, malsane, curative, profetiche, battagliere, mortali, punibili, estatiche, comuni, solitarie, artistiche, visionarie, sacre, profane.
Richard Adams • La collina dei conigli
Timido Quintilio è un profeta e sa che una terribile minaccia sta per abbattersi sulla sua gente. Ma quando tenta di mettere in guardia il suo popolo, non viene creduto. In compagnia di un gruppo di fidi compagni, intraprende allora un viaggio alla conquista della libertà e di una nuova possibilità di vita. E se questo è lo scopo, che importa che Quintilio e i suoi amici siano conigli? Un romanzo epico con cui la letteratura contemporanea ricrea la sua "Iliade" e la sua "Odissea". Con la copertina realizzata da Will Staehle.
Matt Haig • Come fermare il tempo
«Matt Haig ha un’empatia per la condizione umana, le sue luci e le sue ombre, e usa tutti i colori della sua tavolozza per costruire le sue storie eccellenti». Neil Gaiman Pensate a un uomo che dimostra quarant’anni, ma che in realtà ne ha più di quattrocento. Un uomo che insegna storia nella Londra dei giorni nostri, ma che in realtà ha già vissuto decine di vite in luoghi e tempi diversi. Tom ha una sindrome rara per cui invecchia molto lentamente. Ciò potrebbe sembrare una fortuna… ma è una maledizione. Cosa succederebbe infatti se le persone che amate invecchiassero normalmente mentre voi rimanete sempre gli stessi? Sareste costretti a perdere i vostri affetti, a nascondervi e cambiare continuamente identità per cercare il vostro posto nel mondo e sfuggire ai pericoli che la vostra condizione comporta. Così Tom, portandosi dietro questo oscuro segreto, attraversa i secoli dall’Inghilterra elisabettiana alla Parigi dell’età del jazz, da New York ai mari del Sud, vivendo tante vite ma sognandone una normale. Oggi Tom ha una buona copertura: insegna ai ragazzi di una scuola, raccontando di guerre e cacce alle streghe e fingendo di non averle vissute in prima persona. Tom deve ad ogni costo difendere l’equilibrio che si è faticosamente costruito. E sa che c’è una cosa che non deve assolutamente fare: innamorarsi.
Termina qui la prima parte del chilometrico Wishlist Update di primavera/estate (la seconda parte, come vi ho detto, verrà pubblicata domani)!
Cosa ne dite? Ci sono titoli che ancora non conoscevate, che vi sconfinferano e fanno tremare di paura portafogli, salvadanai e conti in banca? Fatemi sentire meno sola, please! 💸
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