• Recensione •
Trilogia del Novecento di Eraldo Baldini

Eraldo Baldini
Trilogia del Novecento

Einaudi • 5 aprile 2016
brossura • 319 pagine
€ 17.00 • amazon.it
È la vigilia del Giorno dei Morti del 1906. L'apparizione di una donna con gli stivali che rivuole indietro il suo terreno basterebbe a far scappare chiunque. Maddalena no, non scappa. E avrà una storia da raccontare. Quattro reduci della Grande Guerra salgono in montagna per lavorare a una carbonaia, e restano coinvolti in una serie di eventi inquietanti. È la terribile esperienza della trincea che spinge le loro menti a trasfigurare la realtà, o il bosco nasconde davvero un Nemico? L'ispettore ministeriale Carlo Rambelli viene inviato nel Ravennate per indagare su una presunta epidemia di malaria. Giunto sul posto dovrà fare i conti con omertà, superstizione e squadracce fasciste. E con la strana scomparsa dei cadaveri di sette bambini. Grazie a un'affascinante miscela che combina paure ataviche e spietati pregiudizi, Baldini ci regala tre storie magnetiche immerse in una geografia provinciale carica di mistero.
Recensione
Che la prima metà del Novecento sia stato un periodo oscuro, tremendo e pieno di morte e di orrori lo si sa fin quasi dalla nascita, è un'informazione base con cui hanno dovuto fare i conti tutte le generazioni successive. Da quando si mette piede nella scuola dell'obbligo, si commemora, si celebra, si legge, si approfondisce nella speranza che quella terribile parentesi non si riapra mai più.

Ma cosa succede quando a questi orrori reali, concreti, totalmente umani e terreni viene aggiunta una buona dose di brivido e mistero legati al sovrannaturale?
Cosa succede quando, a seguito di un'apparizione tutt'altro che mariana in una notte dei Morti particolarmente nebbiosa, la malasorte si abbatte su un paesello durante la prima guerra mondiale?
O quando, finita questa, ci si ritrova isolati su di una montagna mentre una presenza minacciosa si fa sempre più vicina e nei dintorni diverse persone si volatilizzano misteriosamente nel nulla?
O ancora se, all'alba del ventennio fascista, si attribuisce un'epidemia di malaria ad una creatura affatto benigna, e alla morte di diversi bambini viene data una spiegazione che non riesce ad essere pienamente convincente?


Nostra signora delle patate, Terra di nessuno e Mal'aria sono tre romanzi brevi ambientati nei paesini e nelle campagne della Romagna, in un'Italia fra le due guerre mondiali. Quella raccontata da Baldini è un'Italia ormai persa, a metà strada fra tradizioni, superstizioni, riti e credenze dal sapore pagano tipici di un mondo rurale e il progresso scientifico e tecnologico che si faceva sempre più spazio sgomitando, che dalle città serpeggiava penetrando fin nei più piccoli borghi.
Adelmo girò la testa di lato e sputò lontano. - Io credo che, nella terra di nessuno, noi ci siamo fin da quando abbiamo fatto ritorno dal fronte.
- In che senso?
L'altro agitò un braccio, cercò le parole. - Nel senso che la guerra non ha cambiato solo noi soldati, ha cambiato tutto, e una volta finita non c'era più il nostro posto. Non siamo più in trincea, ma non siamo neanche nella vita normale, e non ci saremmo neppure se fossimo rimasti alle nostre case, invece di venire qui. Siamo chissà dove, sospesi, persi, e mi chiedo se la strada la troveremo mai più.
Trilogia del Novecento è intrisa di un'inquietudine strisciante che ricorda molto i racconti del terrore di Edgar Allan Poe: queste presenze sovrannaturali, che sembrano arrivare direttamente dal mondo degli incubi, incidono sì sulle vicende narrate, ma restano sempre sullo sfondo, fumose, lasciando il dubbio che esistano davvero o se siano delle illusioni, se i veri mostri non siano piuttosto da ricercare nell'animo umano. Anche qui, come nei racconti di Poe, il lieto fine sembra qualcosa di irraggiungibile.

Lo stile dell'autore, fresco, spontaneo, essenziale, sa di tranquilla quotidianità dei paesini di provincia, e proprio per questo spiazza e stride con le cupe vicende narrate, mantenendo altissima la tensione e rendendo praticamente impossibile interrompere la lettura.
Voto

L'autore
Eraldo Baldini è nato e vive a Ravenna. Nei suoi romanzi e racconti coniuga «gotico rurale», noir e horror in una vena originale. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato Medical Thriller (2002), con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi (riedito nella collana Super ET, 2006), Bambini, ragni e altri predatori (2003, Super ET 2017), Nebbia e cenere (2004 e 2012), Come il lupo (2006 e 2008), con Alessandro Fabbri, Quell'estate di sangue e di luna (2008), L'uomo Nero e la bicicletta blu (2011), Gotico rurale (2012), il libro che l'ha consacrato dodici anni fa, in una versione arricchita di nuovi racconti, Nevicava sangue (2013), Trilogia del Novecento (2016) e Stirpe selvaggia (2016). Con Giuseppe Bellosi ha scritto Halloween (2006). Ha partecipato inoltre all'antologia The Dark Side (2005). I suoi libri, ristampati piú volte, sono tradotti in varie lingue. Il suo sito Internet è www.eraldobaldini.it.

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