Citazione ed omaggio ad A Clash of Kings, titolo originale del secondo libro della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, A Clash of Covers è una rubrica settimanale pensata per alleviare un po' il trauma del lunedì e rendere un po' più sopportabile il ritorno a lavoro e studio. 😄
Ogni lunedì sceglierò un libro di un autore straniero fra quelli in uscita - o fra quelli freschi di pubblicazione -, mettendo a confronto la copertina dell'edizione originale e quella dell'edizione italiana, per scoprire quale delle due risulta più azzeccata in base alla trama o, semplicemente, quale ci piace di più!
Buon inizio di settimana, gente!Ogni lunedì sceglierò un libro di un autore straniero fra quelli in uscita - o fra quelli freschi di pubblicazione -, mettendo a confronto la copertina dell'edizione originale e quella dell'edizione italiana, per scoprire quale delle due risulta più azzeccata in base alla trama o, semplicemente, quale ci piace di più!
Spero che il vostro lunedì sia meno sonnolento del mio, ma intanto rieccoci con l'appuntamento fisso del lunedì: l'A Clash of Covers! Questa settimana si sfidano copertina originale e copertina italiana di Rifugio di Dina Nayeri. ⚔️
Questo romanzo edito da Piemme arriva in libreria domani martedì 13 febbraio al prezzo di copertina di € 18.50 ma, se volete, potete acquistarlo su Amazon e supportare così il blog senza spendere nemmeno mezzo centesimo in più (anzi, risparmiando pure). 😉
Trama
Nilu è solo una bambina quando è costretta a lasciare la sua casa, in Iran, e partire per l'America. L'Oklahoma. Un posto sconosciuto dove, con la madre e il fratello, deve già imparare, così piccola, a ricominciare da capo. Per questo, da quando è arrivata in America, conserva sempre uno zainetto pieno delle sue cose: non si sa mai quando bisognerà scappare di nuovo, né quando, finalmente, comincerà il lungo viaggio per tornare a casa. A casa, dov'è rimasto suo padre: Nilu è convinta che presto li raggiungerà, e non vede l'ora.Ma Nilu non sa che Bahman è rimasto in Iran perché per lui le radici sono una cosa potente, e che negli anni a seguire, in tutta la sua lunga vita di figlia, vedrà suo padre solo una manciata di volte, nei posti diversi dove la vita la porterà. Dall'America all'Europa, ad Amsterdam, dove incontrerà rifugiati provenienti da ogni Paese, in un mondo cambiato dall'undici settembre, Nilu cercherà sempre di riavvicinarsi a quel padre rimasto "a casa". Forse perché, nonostante tutto ciò che è riuscita a ottenere nella vita - lo studio, l'amore, un lavoro che la appassiona -, quello è l'unico modo per tornarci un po' anche lei, a casa, e trovare finalmente il rifugio che non ha mai avuto.
Veniamo ora alle copertine!
Ve lo dico: la copertina dell'edizione originale de Refuge, uscita a luglio 2017, mi piace da pazzi: così semplice eppure così calda, sa di quotidianità, di casa, di merende in caldi pomeriggi d'estate. Me la incornicerei e me l'appenderei in camera!
Quella italiana, invece, per quanto comunque molto bella e con colori stupendi, trovo sia meno d'impatto e un po' troppo didascalica, andando a richiamare direttamente ambientazioni ed atmosfere palesemente mediorientali. E, particolare che secondo me stona parecchio, le scritte sembrano piazzate lì di forza, a differenza della copertina originale in cui sono perfettamente inglobate nell'insieme.
Voi cosa ne dite? Esprimete pure la vostra preferenza nei commenti, se vi va, e magari lasciate anche una vostra interpretazione! 😊
L'autrice
Nata in Iran durante la Rivoluzione, Dina Nayeri è emigrata con la famiglia negli Stati Uniti all'età di dieci anni. Ha studiato a Princeton e a Harvard. Ora insegna scrittura creativa e vive a New York.
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